lunedì, maggio 29, 2006

Sfogo

Il periodo del matrimonio è un momento particolare non solo della vita a due, ma anche e soprattutto per le amicizie, amicizie che non solo si devono riadattare al nuovo ruolo (quello di moglie) ma anche devono superare indenni il suddetto periodo (cioè appunto quello del matrimonio). Ora mi accingo a farvi capire meglio quello di cui intendo parlare. Essendo quello matrimoniale (e pre matrimoniale) un periodo di stress, di impegni accavallati e di decisioni da prendere, ed essendo la sposa un pò emozionata e più emotiva del solito, ci sarebbe bisogno di testimoni fidate. Purtroopo invece una costante che vedo ripetersi (e per la quale non ho potuto, mio malgrado, essere l'eccezione) è che le amicizie in periodo di matrimonio saltano. Vanno per aria per delle emerite cavolate, cosa che dovrebbe far capire che evidentemente da parte delle suddette amiche la cosa veniva covata da tempo. Fatto sta che la mia prima testimone (una delle due toxic friends)ha creato mille problemi perchè in realtà avrebbe voluto essere lei a decidere abiti, inviti, rinfreschi ecc e, come se non bastasse, avanzava pretese di abiti neri lunghi e scollati, bouquet e acconciatura (sborsati dalla sottoscritta) più un regalo "ad hoc" solo per lei (magari un gioiello, suggeriva spudoratamente) e che si sarebbe trascinati dietro l'onnipresente madre (che non conosce nessuno della famiglia mia o di Alberto, e che qualcuno dei parenti avrebbe dovuto intrattenere) e il mancato moroso (idem con patate). Voleva inoltre che fossi io ad andare da lei per scegliere le cose, non lei che per facilitarmi la scelta (che lei voleva obbligarmi a fare) si avvicinava. Mi ha infine (ciliegina sulla torta) fatto saltare la festa di addio al nubilato perchè, premesso che voleva mettere bocca su tutto, invitate comprese, dei giorni che mi potevano andare bene (esami allora imminenti e lavoro permettendo) lei non poteva liberarsi nessuno (un invito all'ultimo momento della corrispondente svizzera che non sentiva da diec'anni, l'inaugurazione del teatro vicino casa che non si voleva perdere e la cena settimanale con la madre che non si poteva spostare da venerdì a giovedì). Alla fine per fortuna la toxic friend si è autoeliminata quando le ho affiancato nel ruolo di testimone (non più unica quindi) un'altra mia amica (per la quale, diciamocelo, lei non ha mai fatto faville) in procinto di diventare la seconda toxic friend. La seconda testimone presentava diverse complicazioni: carattere diverso dal mio, mancanza di patente, ... ma tanto avevo già archiviato l'idea dell'addio al nubilato e mi ero arrangiata a fare tutto, indi non mi pareva potesse accadere altro. Il giorno del matrimonio si è, con mio sommo rammarico, resa antipatica a tutti, ma sono stati i mesi a venire quelli che mi hanno fatto scoprire chi fosse veramente e mi hanno fatto pentire di averla scelta come testimone perchè adesso che non ci sentiamo già più (e che non ci sentiremo sicuramente più) me la vedrò ogni volta che guardo le foto del mio matrimonio nell'improbabile ruolo di testimone. Che cosa triste vedere in quella posizione una persona che scopri solo dopo che amica non ti era affatto. Morale della favola: consiglio che le testimoni siano amiche di vecchia data, messe alla prova nella loro amicizia dal corso degli anni, dalle inevitabili partenze e ritorni. Magari compagne di scuola delle medie, quelle che magari non sentiamo così di frequente, ma quelle con cui sappiamo che, per quante ne possano mai accadere, non smetteremo mai di essere amiche. Meglio ancora una parente, una cugina, perchè alla fine si sa alle parenti si perdona tutto. Spero questo racconto che mi rende tuttora così triste possa illuminare qualche futura sposina: non prendete in considerazione le persone conosciute negli ultimi 2 anni per nessun motivo al mondo, non fatevi commuovere dal "poverina, in fin dei conti se lo merita più delle altre perchè loro non si fanno sentire quanto lo fa lei o perchè con-tutte-quelle-che-le-sono-capitate almeno si tirà su il morale se faccio fare da testimone proprio a lei".

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